16/01/2005

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Siamo sicuri che chi ha apprezzato il libro di Paola Mastrocola, La scuola raccontata al mio cane (cfr. La scuola e la mortificazione delle anime, 19 dicembre 2004), stimerà pure le seguenti parole di George Steiner: “ Un insegnamento scadente, una pedagogia di routine, uno stile di istruzione che è, consapevolmente o meno, cinico nei suoi obiettivi meramente utilitari, sono rovinosi. Distruggono la speranza alle radici. Un insegnamento di cattiva qualità è, quasi letteralmente, un assassinio e, metaforicamente, un peccato. Immiserisce lo studente, riduce a grigia inanità la materia insegnata. Insinua nella sensibilità del bambino o dell’adulto il più corrosivo degli acidi, la noia, le esalazioni dell’ennui. Un insegnamento morto, esercitato dalla mediocrità forse inconsciamente vendicativa di pedagoghi frustrati, ha ucciso per milioni di persone la matematica, la poesia, il pensiero logico (…) Insegnanti eccellenti, capaci di accendere un fuoco nelle anime nascenti dei loro allievi sono forse più rari degli artisti virtuosi o dei saggi” (G.Steiner: La lezione dei maestri – Garzanti, Milano 2004, p.24).

Di Lucio Russo
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