01/04/2007

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Chi avesse trovato sconcertante (se non peggio) l’affermare – come abbiamo fatto – che lo Spirito Santo è il vero spirito della scienza e della modernità (Pentecoste, 21 settembre 2006), o che la scienza e la modernità veicolano la luce dello Spirito Santo (Teologia e scienza, 9 gennaio 2007), farebbe bene a riflettere sui seguenti due brani: il primo, relativo alla filosofia moderna, di Nikolaj Berdjaev; il secondo, relativo alla scienza moderna, di Rudolf Steiner.
Scrive Berdjaev (un filosofo – come ricorda Alessandro Sangalli – che prefigura l’avvento di una “Terza Epoca”, dopo quella della Legge o dell’Antico Testamento e quella della Redenzione o del Nuovo Testamento, nella quale la “religione dello spirito”, della “libertà” o della “creatività” si rivelerà non più dall’alto, ma nell’umanità, e disvelerà la “cristità” dell’uomo – cfr. http://www.filosofico.net/berdjaev.htm): “La filosofia moderna, a partire da Cartesio, in un certo senso, è stata più cristiana della filosofia scolastica medioevale. Nella filosofia scolastica medioevale il cristianesimo non era ancora penetrato nel pensiero e non lo aveva ancora rigenerato; nonostante tutto si trattava ancora della filosofia greca antica, precristiana (…) Nella filosofia moderna il cristianesimo penetra nel pensiero, e questo trova espressione nel trasferimento del ruolo centrale dal cosmo all’uomo, nel superamento dell’oggettivismo e del realismo ingenui, nel riconoscimento del ruolo creatore del soggetto, nell’abbandono del naturalismo dogmatico” (Autobiografia spirituale – Jaca Book, Milano 2006, p. 105).
Dice Steiner: “A chi considera la vita spirituale non alla superficie, ma in profondità, risulterà qualcosa che, se ora lo enuncio, sembrerà paradossale, ma che tuttavia è giusto. A un tale esame profondo appare infatti impossibile che un Haeckel (1834-1919 – nda) sia esistito con tutta la sua opposizione al cristianesimo, senza che egli sia sorto dal cristianesimo; pure, senza la premessa della cultura cristiana, un Ernst Haeckel non sarebbe stato possibile, e anche l’intera evoluzione scientifica moderna, per quanto essa si sforzi a opporsi al cristianesimo, tutta la scienza moderna è figlia del cristianesimo, è la continuazione diretta dell’impulso cristico. Quando le malattie infantili della scienza moderna saranno superate, l’umanità si accorgerà del significato che il punto di partenza della scienza moderna, conseguentemente perseguito, condurrà realmente alla scienza dello spirito, che cioè vi è una via del tutto conseguente che porta da Haeckel alla scienza dello spirito; quando si sarà capito questo fatto, ci si convincerà che Haeckel è del tutto una mente cristiana, anche se lui stesso non lo sa” (Il quinto Vangelo – Antroposofica, Milano 1989, pp. 14-15. Si consultino pure: R.Steiner: Haeckel e i suoi avversari ed Haeckel, gli “Enigmi dell’Universo” e la Scienza dello Spirito in Scienza naturale ed antroposofia – Libri del Graal, Roma 1990).

Di Lucio Russo
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