Che cosa significa avere un ideale? Significa eleggere a propria guida un’entità spirituale. Occorre fare però attenzione perché un conto è eleggerla consapevolmente a propria guida, altro essere eletti inconsapevolmente a suo strumento, e venire così trasformati in medium ciechi e fanatici.
Per poter seguire un ideale che dia assoluta garanzia di non rivelarsi prima o poi illusorio o menzognero, e quindi distruttivo, occorre dunque imparare a “discernere gli spiriti”.
Il che, con l’aria (materialistica) che tira, è tutt’altro che facile.
Ce ne danno esempio, loro malgrado, Massimo Fini e Giampiero Mughini.
Il primo, in una “provocazione”, titolata (in prima pagina): Cerco ideali. E sono disposto a tutto, e (all’interno) Ideali cercansi ad ogni costo, ha scritto: “Vorrei essere un talebano, un kamikaze, un afgano, un boat people, un affamato del Darfur, un ebreo torturato dai suoi aguzzini, un bolscevico, un fascista, un nazista. Perché più dell’orrore mi fa orrore il nulla” (Libero, 31 maggio 2007).
E il secondo, in un articolo titolato (in prima pagina): Gli ideali fan massacri. Preferisco le cose piccole, e (all’interno) Evitate gli ideali, portano solo guai, gli ha risposto: “Ogni volta che sento la parola “ideale” mi viene un brivido e metto mano alla pistola (…) Abbiamo una sufficiente esperienza del secolo breve e terribile, il Novecento, per avere contato i milioni di morti a centinaia provocati dagli “idealisti”. Da gente che voleva drizzare le gambe ai cani, moltiplicare i pani e i pesci, espellere il Male dall’esperienza della vita quotidiana, “convincere” il prossimo suo con le buone o con le cattive che non c’era Dio o partito migliore di quello in cui credeva l’idealista” (Libero, 2 giugno 2007).
Fini cerca dunque gli ideali, perché prende gli “ossessi” per “idealisti”, mentre Mughini li evita, perché prende gli “idealisti” per “ossessi”.
Ch’è come dire che l’uno, paventando di diventare anoressico, è pronto a farsi bulimico, mentre l’altro, paventando di diventare bulimico, è pronto a farsi anoressico.
P.S.
Una curiosità: Fini, che si dice disposto, pur di sfuggire al nulla, a diventare un “talebano”, un “kamikaze”, un “bolscevico”, un “fascista” o un “nazista”, sarebbe disposto a diventare anche un semplice e mite “antroposofo”?
Roma, 27 giugno 2007.