22/01/2010

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Il 14 gennaio scorso, si è tenuto un incontro, promosso dal Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa diocesano di Rimini, sul tema: “Rudolf Steiner e l’antroposofia. Una rilettura esoterica della pedagogia e della medicina”, con l’intervento di don Giuseppe Mihelcic, esperto di Storia e Teologia delle Religioni.
Avendo avuto modo di ascoltare (*) alcune parole del relatore, ci sentiamo di consigliare al Gruppo promotore di rendere più accurata la sua “Ricerca e Informazione” (cosicché non si muti, come in questo caso, in una “Ricerca e Deformazione”), cominciando anzitutto col reperire relatori più “esperti”. Che cosa ha infatti affermato don Mihelcic? Ha affermato che Steiner parla di due bambini Gesù, sostenendo che uno dei due sarebbe la reincarnazione di Buddha.
Ebbene, si tratta di una balla, perché Steiner non ha mai sostenuto una cosa del genere (un esperto di Storia e Teologia delle Religioni – cui concediamo, ovviamente, “ampia facoltà di prova” – dovrebbe peraltro sapere che un Bodhisattva, una volta divenuto un Buddha, non torna più sulla terra).
Quel ch’è peggio, però, è che nel breve video, subito dopo don Mihelcic, appare una giovane che, nell’intento di salvaguardare l’umano gregge dai lupi dell’antroposofia (introdottisi – ahimè – perfino nella scuola pubblica), non si fa scrupolo di ricorrere alla seguente insinuazione: “E’ arrivata, l’anno scorso, una segnalazione, non da questa provincia, di alcuni genitori che erano molto preoccupati per la figlia che stava incominciando a sviluppare dei deliri rispetto a tutta l’idea della reincarnazione…”(qui il video si interrompe).
Come si vede, si vorrebbe far credere che nelle scuole Waldorf s’insegni la dottrina della reincarnazione, e che questa sia di per sé patogena (non considerando che, ove fosse così, tutti i figli degli induisti o dei buddisti dovrebbero essere allora deliranti).
Commentandosi la cosa da sola, non ci resta dunque che augurare a questa giovane, e al suo Gruppo, di non ricevere mai una segnalazione, da qualche dove, di alcuni genitori (magari aderenti all’“Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti”) molto preoccupati per il fatto che i figli, avendo sentito parlare i cattolici di Santi o di Dio, hanno incominciato a sviluppare deliri mistici o di grandezza.

(*) vedi:
http://www.newsrimini.it/news/2010/gennaio/19/rimini/i_ rischi_ di steiner_ e_ dell’antroposofia._1_incontro_mercoleda_Icaro tv.

Di Lucio Russo
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