Abbiamo avuto modo di leggere, grazie al dott. Andrea Franco, un vecchio articolo di Dario Bressanini, ricercatore presso l’Università dell’Insubria, dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali, titolato: Biodinamica: cominciamo da Rudolf Steiner (Le Scienze Blog – edizione italiana di scientific american – 21 febbraio 2011).
Dopo aver fatto della “fine” ironia (scrivendo, ad esempio: “Insomma, prematurata la supercazzola terapia tapioco come fosse antani”), vuoi su alcuni stralci di conferenze del “furbetto” (sic! ) Steiner (tratti per lo più dal volume: Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura), vuoi sui preparati omeopatici, Bressanini fa la seguente affermazione: “Credo fermamente che sia un dovere morale per uno scienziato additare questi deliri oppiacei al pubblico ludibrio”.
Domanda: se foste degli sceneggiatori, un’affermazione del genere la mettereste in bocca a Galilei o al suo commissario inquisitore, Vincenzo Maculano?
Non diciamo altro, poiché riteniamo che valga, per l’autore di un simile articolo, quanto disse Fichte di alcuni recensori della sua Dottrina della scienza: “Per gli autori di quelle recensioni basta già la sventura di aver detto ciò che vi hanno detto” (Dottrina della scienza – Laterza, Roma-Bari 1993, p. 11).
18/06/2013
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