22/11/2017

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Chi comprenda, come abbiamo più volte affermato (*), che l’odierno scontro tra l’Europa, l’Occidente e il fondamentalismo islamico è essenzialmente lo scontro tra una modernità priva di spiritualità e una spiritualità priva di modernità, comprenderà pure come la scienza dello spirito antroposofica, emersa dal terreno della grande cultura mitteleuropea (in specie, del goetheanismo) (**), sia la sola spiritualità in grado di coniugarsi positivamente con la modernità, essendo entrambe scaturite dallo stesso seno (come dimostra ad esempio Frances A. Yates, nel suo L’illuminismo dei Rosa-Croce) (***).
Scrive Steiner: “Le concezioni di Copernico e di Giordano Bruno, relative al superamento dell’apparenza sensibile nei riguardi dello spazio, scaturirono nel vero senso della parola dalle ispirazioni della corrente spirituale di cui è seguace anche la moderna scienza dello spirito. Ciò che possiamo chiamare l’esoterismo dei tempi nuovi esercitò segretamente la sua influenza su Copernico, Bruno, Keplero e altri” (****).
Che cos’è una modernità priva di spiritualità? E’ una modernità che può fare soltanto due cose: o rigettare materialisticamente la realtà dello spirito, o rimanere ancorata a forme di spiritualità che, essendo anacronistiche, e non perciò in armonia con il grado di sviluppo dell’uomo dell’anima cosciente (dell’ego, dell’intelletto, della scienza), non possono fornirgli la consapevolezza, la forza e la saldezza necessarie per assolvere ai compiti che il destino lo chiama ad affrontare (“Tradizione – diceva Gustav Mahler – significa custodire il fuoco, non adorare le ceneri”).
Si consideri, oltretutto, che la spiritualità priva di modernità, rigettata dai materialisti perché “spirituale” e serbata dagli spiritualisti perché “tradizionale”, può anche virulentarsi e aggredire, alla stessa stregua di un agente patogeno, una modernità animicamente defedata, in quanto priva di “anticorpi” spirituali (in quanto afflitta da una sorta di AIDS animico-spirituale).
Si rifletta su queste due affermazioni di Steiner (del 1919, dopo la fine della prima guerra mondiale):
1) “Ci troviamo oggi non al termine (come un’osservazione superficiale dell’evoluzione umana potrebbe far pensare) bensì all’inizio di scontri durissimi: gli scontri spirituali del mondo civilizzato […] Oriente e Occidente minacciano sempre più di scontrarsi sul piano spirituale”;
2) “Queste concezioni opposte scateneranno nella natura umana istinti tali per cui le guerre spirituali divamperanno molto a lungo in forme che oggi l’umanità non sospetta nemmeno” (*****).

(*)cfr. Noterelle del 17 gennaio e del 6 aprile 2016.
(**) “Continuare il goetheanismo significa entrare nella scienza dello spirito, orientata antroposoficamente” – R.Steiner: Lo studio dei sintomi storici – Antroposofica, Milano 1961, p. 162.
(***)cfr. F.A.Yates: L’illuminismo dei Rosa-Croce – Mimesis, Milano-Udine 2011.
(****) R.Steiner: La direzione spirituale dell’uomo e dell’umanità – Antroposofica, Milano 1975, pp. 67-68.
(*****) R.Steiner: L’aspetto interiore dell’enigma sociale – Antroposofica, Milano 2016, pp. 139 e 151.

Di Lucio Russo
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